• L’equinozio d’autunno cade a fine Settembre (quest’anno 2020 esattamente il 22 settembre), è un momento magico nel quale alcuni credono si possa prendere la forza dai sogni, e dai propri desideri.
    E’ un periodo di somme da tirare, di conti da chiudere e di valutazioni della conclusione.
    Nel mondo dei rituali festivi, l’equinozio d’autunno è festeggiato col nome di Mabon, rappresentato come il dio della vegetazione e dei raccolti. Mabon fu rapito tre notti dopo la sua nascita e fu liberato molti anni dopo da Re Artù e i suoi cavalieri. Durante l’equinozio si deve lasciare andare il passato, si deve concludere ciò che è stato, e come in natura si accettano i frutti, così nella spiritualità dell’uomo si accetta di aver raccolto quello che si è seminato.
    Un insegnamento che arriva direttamente da Mabon è quello di imparare a godere di ciò che si ha anzichè lamentarsi per ciò che manca.
    Nella tradizione cristiana l’equinozio di Settembre è legato a San Michele, l’Arcangelo al quale si affida la lotta contro le forze del male. La sua spada oltre a trafiggere il drago simboleggia anche lo squarcio del buio, una spada che porta la luce. Ogni tanto San Michele viene rappresentato con una bilancia che è il segno nel quale entra l’equinozio.
    L’autunno è un periodo di quiete della natura, che si riposa, si prepara per il letargo e per il freddo, è un periodo in cui l’uomo dovrebbe prendere coscienza di se stesso, prendersi delle pause, mettere da parte le cose buone passate durante la stagione vitale dell’anno, regalarsi un po’ d’amore, una vacanza, un viaggio e cercare di far scoccare la scintilla della vita, la luce che non lasci entrare il buio.💞
    Tratto da eticamente “la cura dell’anima” 4 anni, 7 mesi fa

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